Un paziente ogni 4 secondi
è il tributo alla pandemia dei paesi industrializzati che riguarda la sepsi: negli ultimi 10 anni abbiamo assistito a un costante e drammatico aumento del numero di pazienti con tale patologia ed oggi rappresenta la principale causa di morte ad eziologia infettiva, dunque prevenibile. Sindrome clinica complessa, la sepsi è difficile da definire, diagnosticare e trattare. Si evidenzia con un complesso di segni e sintomi dovuti all’attivazione sistemica della risposta immunitaria nei confronti di un patogeno che è arrivato in circolo. Le sepsi possono essere provocate da diversi tipi di batteri, hanno un impatto potenzialmente devastante sul paziente e molto oneroso per le casse sanitarie.
Come sottolineato anche da Assobiomedica, per evitare una gestione tardiva delle infezioni è sempre più urgente avviare in maniera omogenea politiche sulla prevenzione dei rischi; formazione del personale sulle pratiche di controllo delle infezioni; utilizzo di metodiche e dispositivi appropriati per la pulizia, l’igiene e la disinfezione, ma anche l’introduzione di screening preventivi pre-chirurgici a tutela della salute del paziente. Solo questo potrebbe incidere veramente nella riduzione di tutte le infezioni ospedaliere in generale e della sepsi in particolare.
Ma la Gestione del Rischio, il Risk Management, per noi passa oltre che per la gestione dell’esame anche per la Risk Communication, cioè la gestione dei dati. Inevitabile e necessaria la gestione dei DRG e dei codici ICD 9 CM, che attraverso la SDO assegnano il valore economico ai ricoveri ospedalieri. Il riconoscimento precoce, il trattamento adeguato e tempestivo con la riduzione della mortalità, è il primo target aziendale, seguito dall’adozione di linguaggi e metodi comuni condivisi e inter-professionali come ad esempio i bundle.
La sepsi è una sindrome dinamica influenzata da molte variabili, prima fra tutte il “ TEMPO” che è dimostrato essere la variabile responsabile dello sviluppo a cascata dei processi che legano la risposta infiammatoria sistemica alla disfunzione o danno d’organo.
Vari esami di laboratorio sono coinvolti nella diagnosi differenziale e nella stadiazione della sepsi, ma uno in particolare, l’emocoltura, differenzia l’assegnazione a due specifici DRG: 576 (Medico) e 578 (Chirurgico). Le codifiche secondarie di sepsi (ICD 9 CM) entrano come complicanze nella ridefinizione dei DRG.
BIBLIOWEB:
- Codifiche ICD9 CM – http://www.salute.gov.it/imgs/C_17_pubblicazioni_2251_allegato.pdf
- The Third International Consensus Definitions for Sepsis and Septic Shock (Sepsis-3) Jama. 2016;315(8):801-810. DOI:10.1001/jama.2016.0287 http://jamanetwork.com/journals/jama/fullarticle/2492881
- SE Pensi Subito all’Infezione http://amicimedlab.altervista.org/?p=7833
- Sepsis: Recognition,diagnosis and early management – Nice Guideline https://www.nice.org.uk/guidance/ng51?unlid=280104107201611917351
- Sepsi four http://newmicro.altervista.org/?p=1130
- AA VV- Realizzazione di un modello di Risk Assessment per la lotta alla Sepsi – Atti 1° Congresso Nazionale SIPMeL – Roma
- AA VV – Audit su due anni di sepsi attraverso DRG e Codici ICD9CM nel modello di Risk Management in un ospedale dell’area milanese – Forum Risk Management in Sanità 2015
- AA VV – Progetto integrato di formazione aziendale sulla Sepsi – Atti Forum Risk Management in Sanità 2015 Arezzo
- AA VV – Realizzazione di un software dedicato all’Incident Reporting in un’Azienda Ospedaliera Lombarda – Atti Forum Risk Management in Sanità 2015 Arezzo
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