Quest’anno dobbiamo festeggiare anche il traguardo del mezzo milione di visitatori del sito e i 45 anni della 833/78 (al 28 dicembre), istitutiva del nostro SSN, sulla base di quanto richiamato dall’articolo 32 della nostra Costituzione: “la Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività e garantisce cure gratuite agli indigenti”, un modello di assistenza basata sull’universalità, sull’uguaglianza e sull’equità.
Siamo purtroppo qui a commentare gli stessi problemi degli ultimi anni, come la mancanza di personale medico e sanitario, sul territorio e in ambito ospedaliero, la carenza di posti letto negli ospedali, le liste d’attesa lunghe per visite ed accertamenti specialistici, la fatica di medici e sanitari, ogni giorno sempre più sotto pressione. Problemi ormai diventati cronici ed ai quali si cerca di sopperire con “pannicelli caldi”, come l’aumento dell’età pensionabile dei nostri Colleghi, il numero dei pazienti in carico ai MMG, l’utilizzo dei così detti “gettonisti” per far fronte alle carenze in punti strategici come i P.S. e tutti i servizi dell’Emergenza Urgenza.
Prosegue senza sosta l’aumento della spesa sanitaria italiana. Nel 2022 quella pubblica ha toccato quota 129,2 mld cui vanno sommati altri 40 mld di spesa “out of pocket”, per arrivare alla cifra ‘monstre’ di quasi 170 mld (dalla Ragioneria generale dello stato, rapporto sull’attività sanitaria). Continua a salire la spesa per gli acquisti di prestazione dal privato (+1,9). I conti delle Regioni vedono aumentare il disavanzo (ante coperture) a 1,4 miliardi. Gli italiani, per curarsi, spendono di tasca propria il 30% in più rispetto alla media UE.
Gli appelli a cambiare rotta si susseguono (come quelli FIASO, GIMBE, Change.org). In un concetto, l’abitudine ad un lavoro stressante, soprattutto per i ritmi imposti, pone il Burn Out come rischio che incombe di continuo. Ci accompagna anche la sensazione di fine “prossima” del sistema, senza un nuovo chiaro obiettivo dichiarato. L’unica soluzione appare essere l’ETICA, che ci spinge a quello che oramai è diventato un simbolo: RESILIENZA e COLLEGIALITA’.
Concludiamo questo editoriale, dicendo:
SALVIAMO IL NOSTRO SSN e DIFENDIAMO I VALORI DELLE NOSTRE PROFESSIONI
Dobbiamo farlo tutti insieme, senza distinzioni accademiche, politiche o sindacali, nell’interesse del cittadino ma anche a difesa della nostra identità, facendo capire, a chi governa, che i Medici e le Professioni Sanitarie sono la forza motrice della sanità intera, sono un Valore e non un Costo e che, per cambiare davvero le cose, i progetti si devono condividere con chi tutti i giorni lavora sul campo!
Non vogliamo andare oltre. Ci limitiamo a darvi appuntamento sul sito ed al Congresso Nazionale del 2024, in un clima che speriamo sia felice occasione per scambiare pareri e competenze professionali, nell’ambito di un confronto costruttivo sui tanti problemi del SSN.
Sinceri auguri di un sereno Natale e di un buon inizio 2024, a tutti Voi e alle Vostre Famiglie.
BIBLIOWEB:
Legge 23 dicembre 1978, n. 833 “Istituzione del servizio sanitario nazionale” GU n. 360 del 28-12-1978 – Suppl. Ordinario