In Gazzetta Ufficiale il testo del DPCM
“ILsilenzio uccide la dignità”: è uno degli slogan che ruotano intorno alla violenza sui soggetti deboli, in particolare le donne, perchè si tende a nascondere ciò che è successo. Per questo è obbligatorio “far festa” al nuovo Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri che tale argomento tratta, stabilendo dei punti di civiltà (obbligatori) da seguire, per chi deve fornire soccorso ed assistenza alle vittime.
E’ pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n.24 del 30 gennaio il Decreto del 24 novembre 2017 su “Linee guida nazionali per le Aziende sanitarie e le Aziende ospedaliere in tema di soccorso e assistenza socio-sanitaria alle donne vittime di violenza”; prevede anche i nuovi percorsi di assistenza.
Le aziende sanitarie devono adeguarsi: devono istituire l’area protetta, il luogo di ascolto e di prima accoglienza (dove anche repertare il materiale utile per una eventuale denuncia/querela), nel pieno rispetto della sua privacy. L’area protetta è una delle novità “evidenti” proposte dalla nuova legge, che tratta in modo organico la problematica, anche attraverso gli allegati.
In pratica la donna deve essere accompagnata in un’area separata dalla sala d’attesa generale, che le assicuri protezione, sicurezza e riservatezza. Eventuali accompagnatrici/accompagnatori (ad eccezione delle/dei figlie/i minori), dovranno essere in un primo momento allontanati. Solo su richiesta della donna, successivamente, potranno raggiungerla nell’area protetta, che rappresenta l’unico luogo in cui la donna viene visitata e sottoposta ad ogni accertamento strumentale e clinico.
Dopo il triage infermieristico, le linee guida prevedono che alla donna sia riconosciuta una codifica di urgenza relativa – codice giallo o equivalente (salvo che non sia necessario attribuire un codice di emergenza rosso o equivalente), per garantire una visita medica tempestiva (tempo di attesa massimo 20 minuti), per ridurre al minimo il rischio di ripensamenti o allontanamenti volontari.
Particolare attenzione è rivolta alla visita medica: modalità, dettagli ed indicazioni vengono descritti negli allegati alle linee guida, dal trattamento diagnostico-terapeutico al reperimento di tracce biologiche per le analisi di genetica forense, nel percorso assistenziale delle vittime di violenza sessuale e/o maltrattamento.
Le indicazioni per evitare la contaminazione, la degradazione e la perdita di tracce biologiche e ottenere risultati utilizzabili per successivi ed eventuali procedimenti giudiziari, indispensabili per una corretta repertazione, una successiva corretta conservazione, la catena di custodia dei reperti, è stata recepita dalle linee guida dei Genetisti Forensi Italiani-GEFI.
Chiudendo il trattamento diagnostico-terapeutico, l’operatrice/operatore sanitaria/o che ha preso in carico la donna, deve utilizzare lo strumento di rilevazione “Brief Risk Assessment tor the Emergency Department – DA-5“, (fonte ministero della Salute), per l’elaborazione e formulazione di una corretta e adeguata rilevazione in Pronto Soccorso del rischio di recidiva e letalità e per adottare le opzioni di dimissioni descritte nelle linee guida.
Le LG prevedono l’aggiornamento continuo di operatrici e operatori, indispensabili per una buona attività di accoglienza, di presa in carico, di rilevazione del rischio e di prevenzione. In particolare degli infermieri addetti al triage in pronto soccorso, adeguatamente formati a riconoscere ogni segnale di violenza, anche quando non dichiarata. Per farlo, possono avvalersi di informazioni relative ad eventuali precedenti accessi ai Pronto soccorso del territorio, da parte della donna. Per questo le Regioni devono adeguare i sistemi informatici aziendali e regionali per consentire, all’azienda sanitaria o all’ospedale di riferimento, di essere in rete con tutte le altre strutture della regione di appartenenza.
La legge ora c’è: a noi sanitari, in primis, applicarla.
BIBLIOWEB:
- Decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 24 novembre 2017 su “Linee guida nazionali per le Aziende sanitarie e le Aziende ospedaliere in tema di soccorso e assistenza socio-sanitaria alle donne vittime di violenza” – Gazzetta Ufficiale n.24 del 30 gennaio 2018 (in allegato PDF)
- Allegato C (GEFI in Gazzetta) (in allegato PDF)
- Linee Guida per la Repertazione di Tracce Biologiche per le Analisi di Genetica Forense nel Percorso Assistenziale delle Vittime di Violenza Sessuale e/o Maltrattamento – Genetisti Forensi Italiani – GEFI http://www.gefi-isfg.org/index.php?idpagina=18
- Testo Linee Guida dopo Conferenza Stato-Regioni (in allegato PDF)
- NICE Guideline – Child Abuse and neglect – oct. 2017 (in allegato PDF)
- WHO – Strengthening health systems to respond to women subjected to intimate partner violence or sexual violence: A manual for health managers
- http://www.who.int/reproductivehealth/publications/violence/vaw-health-systems-manual/en/
- WHO – Guidelines for medico-legal care for victims of sexual violence http://www.who.int/gender-equity-rights/knowledge/924154628x/en/
- Sulle denunce di Reati di soggetti deboli http://newmicro.altervista.org/?p=3283
- Remember MGF http://newmicro.altervista.org/?p=3342
- Gender Oriented http://newmicro.altervista.org/?p=2817
DPCM 24 novembre 2017 : ” Donne vittime di Violenza” – Gazzetta Ufficiale n.24 del 30 gennaio 2018 (PDF-FlipBook)
Allegato C GEFI – Linee Guida per la Repertazione – Testo LG – NICE Guideline (PDF)