Dal Giappone dilaga il fungo Candida auris
Anche se ha lo stesso nome, non parliamo del modello ibrido di successo di una nota marca automobilistica. In comune l’origine però: anche il nuovo fungo, è stato infatti isolato per la prima volta in Giappone (nel 2009, isolamento da secrezioni dell’orecchio esterno in uomo 70 enne) e si sta diffondendo rapidamente in tutto il globo. ‘Migrato’ negli Usa e in Gran Bretagna, lo scorso ottobre proprio in UK è stata registrata una mini-epidemia
L’allerta mondiale è autorevole e proviene dai Centers for Disease Control (CDC) americani. Non bastano le “preoccupazioni planetarie” per l’esercito dei superbug (batteri resistenti a tutti gli antibiotici): si apre un nuovo fronte di preoccupazione in ambito microbiologico, che questa volta è in chiave micologica. Estremamente contagioso, molto invasivo, predilige i pazienti fragili e con comorbilità: presenta un’elevata mortalità.
Le infezioni da C. auris possono colpire a tutte le età, dal neonato pretermine al grande anziano. La maggior parte dei ceppi risultano resistenti al fluconazolo; uno mostrava resistenza all’amfotericina B e un altro purtroppo anche alle echinocandine,
Si contrae prevalentemente in ambiente ospedaliero e ci sono già segnalazioni di ceppi resistenti anche agli antifungini di ultima generazione come le echinocandine. Gli esperti invitano a vigilare strettamente per contenere eventuali focolai di infezione. 13 casi certi segnalati per ora negli USA (nei primi 7 casi 4 decessi) e una cinquantina a Londra. Il 60% delle infezioni registrate al di fuori degli USA hanno condotto a morte i pazienti. Ciò ha potrtato ad includere d’ufficio la Candida auris nel famigerato elenco delle infezioni ospedaliere
E’ dello scorso ottobre l’articolo (Antimicrobial Resistance and Infection Control ) che da conto della prima mini-epidemia ospedaliera europea da Candida auris. E’ in causa un centro specializzato in chirurgia cardio-toracica di Londra (aprile 2015 – luglio 2016) con ben 50 casi, il 20% con diffusione ematogena. Vista la grande contagiosità di questo fungo, gli esperti raccomandano le misure di isolamento da contatto e la pulizia accurata della stanza del paziente con prodotti a base di cloro e vapori di perossido di idrogeno. Viene raccomandata anche la decontaminazione cutanea con prodotti a base di clorexidina.
Non è facile la sua individuazione con i comuni esami di laboratorio. E’ necessario mettere a punto dei test di laboratorio ad hoc per Candida auris e naturalmente cercare delle strategie terapeutiche alternative a quelle esistenti, alle quali il fungo è diventato resistente. L’emergere di numerosi focolai di C. auris in strutture sanitarie, in origine mal diagnosticato, suggerisce che la trasmissione da persona a persona è possibile, e sottolinea l’importanza di un semplice test diagnostico per differenziare l’infezione da C. auris.
In grado di formare ife o pseudoife, ciò lo differenzia da altre specie di Candida (C. tropicalis), i test molecolari sono in grado di differenziare l’isolato da C. glabrata, ma spesso viene erroneamente identificato come C. haemulonii. Malinteso pericoloso, visto ché C. auris è resistente al fluconazolo ed è meno suscettibile al voriconazolo, all’ amfotericina B e alla caspofungina.
Sistemi di identificazione commerciali hanno erroneamente identificato il 90% di C. auris come C. haemulonii, con conseguenze facilmente prevedibili. . Un’infezione di C. auris, richiede dosi più elevate di antifungini (MIC più elevate), per garantire una terapia efficace. Fino a quando i sistemi di identificazione automatica non saranno migliorati, il MALDI (Matrix-Assisted Laser Desorption/Ionization) appare come la migliore tecnica per differenziare le infezioni da specie diverse di Candida (Journal Clinical Microbiology).
Nel frattempo l’obiettivo è chiaro: oltre ad identificarlo, dobbiamo agire in modo da comprendere meglio, contenere e arrestare la diffusione di questo fungo “superbug”
BIBLIOWEB:
Vallabhaneni S, Kallen A, Tsay S, et al. Investigation of the First Seven Reported Cases of Candida auris, a Globally Emerging Invasive, Multidrug-Resistant Fungus — United States, May 2013–August 2016. MMWR Morb Mortal Wkly Rep. ePub: 4 November 2016. DOI: http://dx.doi.org/10.15585/mmwr.mm6544e1
http://www.cdc.gov/fungal/diseases/candidiasis/candida-auris-qanda.html
http://www.cdc.gov/fungal/diseases/candidiasis/candida-auris-alert.html
http://www.cdc.gov/hicpac/pdf/isolation/Isolation2007.pdf
https://aricjournal.biomedcentral.com/articles/10.1186/s13756-016-0132-5
http://www.cdc.gov/mmwr/volumes/65/wr/mm6544e1.htm?s_cid=mm6544e1_w