L’uomo convive con le malattie infettive dall’inizio della sua evoluzione. Anche le resistenze agli antimicrobici non sono un problema di oggi. Basti pensare che la resistenza alla vancomicina (antibiotico scoperto ca 50 anni fa) è documentabile già nel XI° secolo.
La prova di quanto asserito è nella dimostrata presenza di geni, codificanti per la vancomicino-resistenza, nel microbioma dell’intestino di una mummia peruviana, portata in Italia a fine Ottocento e risalente proprio all’XI secolo. Viene sfatata la diffusa convinzione secondo cui i geni di resistenza siano comparsi a seguito dell’utilizzo degli antibiotici. Essi possono precedere di secoli la scoperta e l’uso questi composti!
E’ quanto emerge da uno studio dei paleopatologi dell’Università di Pisa, condotto in collaborazione con l’Università della California. L’analisi molecolare è stata effettuata sul patrimonio genetico prelevato dai resti di una ragazza di circa 20 anni, mummificatasi naturalmente grazie al clima freddo e secco delle Ande, conservata fino ad oggi presso il museo di Antropologia ed Etnologia dell’Università di Firenze.
In questi ultimi anni la diagnostica di laboratorio ha subito importanti cambiamenti sia di tipo tecnologico sia di tipo organizzativo, soprattutto in virtù dell’avvento delle biotecnologie, fra le quali le molecolari hanno un posto di assoluto rilievo.
Queste tecniche hanno permesso di realizzare nuovi test diagnostici, capaci di sostituire alcune delle lunghe e tradizionali metodiche, con “kit” più rapidi e sensibili, con specificità conservata o migliorata, consentendone il progressivo utilizzo in tutti gli ambiti della microbiologia: dalla virologia alla batteriologia, dalla micologia alla parassitologia. Gran parte di esse sono oramai considerate metodiche di riferimento.
Grazie alla disponibilità, oggi reale, di una completa automazione, semplicità d’uso e ridotti tempi di esecuzione, è stato possibile adottarli anche in laboratori di minore complessità, sia nell’attività programmata sia in urgenza, consentendo un sensibile miglioramento degli “outcome” clinici.
Da non perdere quindi il corso di aggiornamento che si effettuerà a Mestre il prossimo 8 Ottobre e che proporrà una nuova visione della biologia molecolare in microbiologia.
Preiscrizione obbligatoria (dal 29 agosto) http://www.tworg.it/site/evento_13.html
8 Ottobre 2016
“La diagnosi molecolare delle malattie infettive: ruolo dell’automazione nella gestione quotidiana programmata e delle urgenze”
Novotel Venezia Mestre Castellana
Via A. Ceccherini 21 – Venezia Mestre
PROGRAMMA PRELIMINARE
LOCANDINA DELL’EVENTO