Proteggono dall’Infezione e dalle sue Conseguenze anche Mortali
Il Clostridium difficile è tristemente famoso in campo sanitario, continuando a fare vittime anche nei nostri ospedali. E’ un tributo dei pazienti fragili ed in terapia antibiotica, che ne sono le vittime abituali. La mortalità, (dati USA), è di un paziente su sette colpiti. Lo studio americano dei ricercatori della University of Virginia School of Medicine, pubblicato su “Cell Reports”, fa luce sul ruolo protettivo esercitato da eosinofili e dalla interleuchina IL-25.
Il C.difficile si è meritato lo status di ‘minaccia urgente’ da parte dei Centers for Disease Control and Prevention – CDC, che hanno attivato una campagna di sensibilizzazione con materiale informativo dedicato. Negli Stati Uniti (dati 2011) si sono verificati mezzo milione di casi di infezione, dei quali ventinovemila circa sono stati letali entro 30 giorni dall’esordio clinico. A peggiorare le cose, negli ultimi anni è stato individuato un ceppo epidemico ancora più virulento che risulta estremamente pericoloso proprio perché uccide gli eosinofili, consentendo così al microrganismo di penetrare nella parete dell’intestino.
Emerge il ruolo del microbiota intestinale: l’articolo dimostra che i normali batteri stimolano la produzione della proteina IL-25, in grado di reclutare gli eosinofili, che svolgono un sorprendente effetto protettivo contro quest’infezione.
Chiamati più spesso in causa come ‘colpevoli’ per il loro ruolo nelle allergie e nell’asma, nelle infezioni da C.difficile gli eosinofili hanno trovato il loro riscatto e la loro rivincita. Scoperta inaspettata ed importante. Il ruolo degli eosinofili è del tutto inedito e molto intrigante: si comportano da salva-vita nel contesto delle coliti da Clostridium difficile, contribuendo a mantenere l’integrità della barriera epiteliale intestinale durante l’ infezione.
La deplezione di eosinofili, indotta geneticamente o per neutralizzazione anticorpale, fa perdere la funzione protettiva dell’epitelio intestinale. Mantenere questa barriera è fondamentale per avere una buona risposta contro il C.difficile, oltre al fatto che impedisce ai batteri di diffondere verso altre parti del corpo. Se la barriera si rompe, l’infezione può raggiungere altri organi o passare nel torrente circolatorio, provocando una sepsi/setticemia spesso a prognosi infausta.
La scoperta dei ricercatori è particolarmente importante anche perché potrebbe avere immediate ricadute nella pratica clinica. Si apre la strada ad una terapia preventiva inedita, a base di probiotici ‘progettati’ apposta per ripristinare il normale microbiota di un intestino sano e per favorire l’azione protettiva degli eosinofili e dell’interleuchina IL-25 nei pazienti in terapia antibiotica.
BIBLIOWEB:
- http://www.cell.com/cell-reports/pdf/S2211-1247(16)30726-4.pdf
- Buonomo E.L., Cowardin C.A., Wilson M.G., Saleh M.M., Pramoonjago P., Petri W.A.Jr. Microbiota-Regulated IL-25 Increases Eosinophil Number to Provide Protection during Clostridium difficile Infection – Volume 16, Issue 2, p432–443, 12 July 2016
- http://www.cell.com/cell-reports/abstract/S2211-1247%2816%2930726-4?_returnURL=http%3A%2F%2Flinkinghub.elsevier.com%2Fretrieve%2Fpii%2FS2211124716307264%3Fshowall%3Dtrue