L’evoluzione informatica del laboratorio dell’ospedale di Desio
Spesso le situazioni ambientali condizionano l’evoluzione delle strutture attraverso lo sviluppo degli asset associati. In particolare sono le persone o, meglio, i gruppi di lavoro che, grazie a risultati prima difficilmente ipotizzabili e tramite l’utilizzo di nuove tecnologie, in definitiva realizzano il progresso professionale: la Medicina diventa così il riflesso della Società.
Lo testimonia quanto realizzato a Desio, in conseguenza del primo disastro ambientale italiano, la nube tossica contenente Diossina, prodotta da un incidente nello stabilimento Icmesa di Seveso. Il Laboratorio Analisi di Desio (MB), diretto da Paolo Mocarelli, ha partecipato in prima fila all’assistenza delle persone colpite dalla nube tossica, adottando, tra gli altri asset, l’informatica (Mumps, pdp 11, primi DB di dati sanitari). Si è verificato allora quel felice connubio tra “mezzi e persone” che ha portato a numerosi frutti, con avanzamento dello stato dell’arte in molti campi.
L’impegno di Mocarelli, già Professore Ordinario di Biochimica Clinica presso l’Università Milano-Bicocca, si è concretizzato anche come autore o coautore (240 pubblicazioni) su riviste scientifiche internazionali. Con lo studio di meccanismi patogenetici, ha apportato nuove e fondamentali conoscenze sugli effetti nell’uomo della diossina (e sui contaminanti ambientali). Fin dall’inizio ha lavorato e collaborato ad attività/relazioni internazionali promosse da prestigiose istituzioni (Wistar Institute, School of Public Health-Berkeley, Centers for Disease Control and Prevention-Atlanta, Università di Ginevra).
Si è interessato, con continuità, di problemi etici correlati ad una organizzazione innovativa delle strutture sanitarie e delle nuove tecnologie e nel rapporto col cittadino/paziente. Dal 2010 al 2017 è stato Direttore Scientifico dell’Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico (IRCCS) Fondazione Don Gnocchi, che opera a favore di persone con disabilità. È stato presidente della Società Italiana di Biochimica Clinica (SIBIOC), della Federazione delle Società Scientifiche di Medicina di Laboratorio (FISMELAB), della “Italian Proteomic Association” – IPA, Membro del Consiglio Direttivo e Tesoriere della “International Federation of Clinical Chemistry and Laboratory Medicine” – IFCC.
Il settore della diagnostica medica deve molto al suo lavoro ed alle persone che con lui hanno lavorato, come Pier Mario Gertroux o Stefano Signorini, che ringraziamo per la relazione tenuta a “Smart Hospital 2022” il 30 marzo scorso (fruibile attraverso le diapositive allegate, gentilmente messe a disposizione). L’esempio pratico ci fornisce (ed è un modello per le strutture sanitarie) del paradigma necessario ad approntare servizi adeguati alle necessità diagnostiche, prognostiche, terapeutiche per la gestione del rischio clinico e per la promozione della salute.
L’informatica ed il LIS (Laboratory Information System) diventa finalmente il tessuto connettivo della medicina di laboratorio, permettendo di monitorare e controllare ogni fase (pre-intra-post analitica) del Total Testing Process. Viene così enfatizzato, nel ciclo di Lundberg, l’aspetto collaborativo del medico di laboratorio, espresso dal reporting e dall’interpretazione dei dati, con il ruolo essenziale svolto tramite l’interfacciamento a vari livelli (reparti, cartella clinica, HIS, FSE, altri ospedali).
Realizzato nel 1976, con il primo nucleo di dati dei soggetti esposti alla diossina, ampliato nel 1982, il “data base” degli esami fornisce archivi consultabili in tempo reale e è dotato di un sistema di validazione che adotta un efficace sistema di regole di (autovalidazione, rerun automatici e reflex-test) necessario per fronteggiare la grande mole di lavoro prodotta quotidianamente dagli analizzatori. Il sistema viene completato dalla revisione dei valori critici, dalla definizione degli intervalli di rilascio automatico e di commenti standardizzati.
Il laboratorio di Desio ci ricorda come rispondere a problemi apparentemente “insuperabili”. Al contrario, essi dispongono di una soluzione informatica, garante di un continuo adeguamento alle esigenze temporali (via via risolte). In verità “edifica” il ruolo essenziale che il Laboratorio Analisi svolge nel processo di assistenza alle cure e di supporto ai sanitari.
L’esperienza “storica” di Desio lo testimonia: un esempio per tutti!
BIBLIOWEB:
- Signorini S – Informatica in laboratorio – in Atti di “Smart Hospital 2022” (in PDF-FlipBook allegato)
- Incertezza di misura https://newmicro.altervista.org/?p=8725
- Fascicolo sanitario Elettronico: guida all’uso https://newmicro.altervista.org/?p=8662
- Serve una sanità basata sui dati. E’ evidente https://newmicro.altervista.org/?p=8416
- Fascicolo Sanitario Personale https://newmicro.altervista.org/?p=8220
- La ricerca dell’efficienza https://newmicro.altervista.org/?p=8114
- Rischio clinico e Linee Guida https://newmicro.altervista.org/?p=8004
- Quanto vale la Qualità? https://newmicro.altervista.org/?p=7711
- History of Laboratory Medicine https://newmicro.altervista.org/?p=7671
- Informatica Medica e Telemedicina: 50 anni di Sviluppo https://newmicro.altervista.org/?p=7470
Signorini S. – Informatica in laboratorio – in Atti di “Smart Hospital 2022” (PDF-FlipBook)