La telemedicina si fa largo
Datempo la telemedicina è una componente in crescita, che vanta applicazioni in molti ambiti dell’attività sanitaria. Si utilizza il prefisso “tele” definendo diversi campi operativi ed esigenze particolari. Sono oramai numerosi i neologismi acquisiti: Telecardiology, Telespirometry, Telediabetology&Teleophthalmology, Telemonitoring of neurological diseases ma anche Telerehabilitation systems, per meglio definire i diversi ambiti in cui si è sviluppata la telemedicina.
Qualcosa si muove anche al Ministero della Salute che ha approvato il progetto “Telemechron”, (Telemedicina per la gestione a domicilio di pazienti cronici con comorbidità: “…analisi dei modelli attuali e progettazione di strategie innovative per migliorare la qualità dell’assistenza e ottimizzare l’utilizzo delle risorse). E’ stata scelta, come ente capofila, l’Azienda Usl Toscana Nord Ovest, prevedendo l’assegnazione di oltre 2,5 milioni di euro per la gestione a domicilio dei pazienti cronici con servizi di telemedicina.
Elaborato con la collaborazione dell’Istituto Superiore di Sanità, l’Irccs Maugeri di Lumezzane (Bs) e l’Azienda provinciale per i servizi sanitari di Trento, avrà durata triennale e prevede la sperimentazione di tecniche innovative di telemedicina, per la gestione di pazienti cronici che soffrono di una pluralità di patologie, categoria in continua crescita nei Paesi industrializzati. Tre le tipologie individuate di pazienti cronici: 1) soggetti con insufficienza renale cronica (per la Usl Toscana nord ovest, con la Nefrologia e Dialisi di Cecina/Piombino/Elba), 2) con insufficienza cardiaca congestizia, per l’Istituto Maugeri e 3) con diabete mellito di tipo 2, per l’APSS di Trento.
L’obiettivo di Telemechron è quello di consentire un monitoraggio ottimale del paziente a domicilio, per prevenire complicazioni ed evitare immotivati accessi alle strutture ambulatoriali specialistiche e ricoveri ospedalieri, migliorando, nel contempo, la qualità di vita del paziente e riducendo i costi dell’assistenza. L’approccio presuppone il coinvolgimento attivo del paziente, dei suoi famigliari e la definizione di modelli di assistenza integrati tra servizi di cure primarie, specialistici ed ospedalieri.
In Toscana il progetto si propone di includere pazienti in emodialisi o in dialisi peritoneale, che effettuano la terapia al proprio domicilio e pazienti che presentano una malattia renale cronica evoluta. Potranno contare su sensori che, pur senza essere di ostacolo al normale svolgersi della vita quotidiana dei pazienti, potranno trasmettere dati e indicare l’eventuale necessità di modifiche nella terapia seguita. In pratica, la telemedicina è “tra noi”.
La componente tecnologica reclama nuove competenze e di queste possiamo parlare soprattutto in convegni dedicati, come quello che si terrà a Desio il 2 ottobre, TeleMediCare ’19, un appuntamento per sentire ed aggiornarsi sulle tendenze ed applicazioni della Telemedicina 4.0, per una visione su IoT, Robotics, Telemonitoring e Telerehabilitation.
TeleMediCare ’19
IX – International Conference and Exposition
XIII – Convegno Nazionale (Italian National Workshop)
2-3 Ottobre /October, 2-3, 2019
EuroTaverna (Sala riunioni 1° Piano)
Via Lavoratori Autobianchi 1 – Desio (MB) – Italy
BIBLIOWEB:
- Programma TeleMediCare ’19 (in PDF allegato)
- eGeH’19 http://newmicro.altervista.org/?p=6086
- Lo scafandro e la farfalla http://newmicro.altervista.org/?p=6040
- Sicurezza dei dati sanitari http://newmicro.altervista.org/?p=5934
- Oggi è domani http://newmicro.altervista.org/?p=5779
- Internet delle cose – IoT http://newmicro.altervista.org/?p=4881
- @Citizen, @Health http://newmicro.altervista.org/?p=4479
TeleMediCare ’19 – IX International Conference and Exposition _ Desio (MB), 2/3 Ottobre 2019 (PDF)