Tutti noi siamo convinti dell’indispensabilità del nostro lavoro come microbiologi, ma spesso diventa difficile affermare la propria professionalità. Pur in organizzazioni di aree vaste e Hub & Spoke, il ruolo del microbiologo è essenziale nel contesto di una medicina moderna.
Forse per questo ci risulta incredibilmente gradito ciò che “dice di noi” la Commissione Europea e che ovviamente condividiamo. L’occasione è data dalle recenti “Linee Guida sull’Uso Prudente degli Antimicrobici in Medicina Umana”, che assegnano compiti ed obiettivi alle diverse figure professionali (oltre ad indirizzi politici per le amministrazioni nazionali, regionali e locali).
A pagina sette della Gazzetta ufficiale dell’Unione Europea troviamo come definizione del nostro compito:” I microbiologi clinici svolgono un ruolo fondamentale nel fornire informazioni diagnostiche e dispongono delle competenze necessarie per esercitare un controllo efficace delle infezioni, adottare misure per la prevenzione della resistenza antimicrobica e trattare adeguatamente le infezioni. Inoltre forniscono consigli e orientamenti sulle strategie ottimali per la diagnostica delle infezioni”. Non siamo noi a dirlo, ma basta a farci sentire tutti un poco più europei.
Le presenti linee guida si basano su una relazione tecnica elaborata dal Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC) con il contributo di esperti e portatori di interessi degli Stati membri del UE. La resistenza antimicrobica è una priorità per la Commissione, che già nel 2011 ha pubblicato un piano d’azione di lotta ai crescenti rischi di resistenza antimicrobica. Tra gli obiettivi chiave del piano figurava la realizzazione di progressi verso un uso più prudente degli antimicrobici nell’uomo e negli animali.
Le Linee guida sull’uso prudente degli antimicrobici in medicina veterinaria sono state pubblicate nel 2015. Nel 2016 il Consiglio, nelle conclusioni sulle tappe dell’approccio «One Health» di lotta alla resistenza agli antimicrobici, ha invitato la Commissione e gli Stati membri a sviluppare orientamenti dell’Unione Europea sull’uso prudente degli antimicrobici nella medicina umana, al fine di sostenere gli orientamenti e le raccomandazioni nazionali.
Del primo luglio, come abbiamo già detto, sono disponibili le LG degli antibiotici per uso umano, basate anche sulla raccomandazione 2002/77/CE (Consiglio, del 15 novembre 2001) e sul piano d’azione globale del OMS sulla resistenza antimicrobica. Anche il ministero della salute ed il Joint Programming Initiative on AntiMicrobial Resistance – JPIAMR seguono le indicazioni mondiali ed europee.
Per facilitare l’identificazione dei compiti ed obiettivi assegnatici dall’Europa, riportiamo due tabelle, una per i microbiologi clinici, l’altra per gli specialisti di malattie infettive.
BIBLIOWEB:
- http://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/?uri=OJ:C:2017:212:TOC
- Linee guida sull’uso prudente degli antimicrobici in medicina veterinaria (GU C 299 dell’11.9.2015, pag. 7)
- Conclusioni del Consiglio sulle prossime tappe dell’approccio «one health» di lotta alla resistenza agli antimicrobici, del 17 giugno 2016
- http://www.consilium.europa.eu/it/press/press-releases/2016/06/17-epsco-conclusions-antimicrobial-resistance/
- http://www.who.int/antimicrobial-resistance/global-action-plan/en/
- http://www.salute.gov.it/portale/temi/p2_6.jsp?lingua=italiano&id=4619&area=Malattie%20infettive&menu=antimicrobici
- Joint Programming Initiative on AntiMicrobial Resistance http://www.jpiamr.eu/
Linee guida sull’uso prudente degli antimicrobici in medicina umana – GU dell’Unione Europea (in PDF-FlipBook)