Quest’anno
le malattie tropicali sono un po’ meno dimenticate o neglette (NTD). Hanno fatto riaffiorare ricordi lontani in alcuni di noi per le segnalazioni “di importazione” di casi “sporadici”. Il termine Tropicale evocava, nell’immaginario della popolazione del “vecchio continente”, infezioni legate ad esotici parassiti, da tenere confinati nelle zone caldo-umide dei Tropici, lontano dai paesi industrializzati. “In Italia ed in Occidente stanno riaffiorando antiche paure: le malattie dimenticate. Non averle debellate finora le rende, nell’era della globalizzazione, ancora più pericolose”.
L’istituzione nel 1948 della Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha posto l’inizio di una reale e cosciente programmazione come appare sancito dal suo atto costitutivo: “La salute di tutti i popoli è una condizione fondamentale per la realizzazione della pace e della sicurezza e dipende dalla più completa collaborazione tra gli individui e tra gli Stati”. Inevitabile citare l’opera di lotta alle Malattie Tropicali Neglette, condotta con umiltà e dedizione, dall’infettivologo e parassitologo marchigiano Carlo Urbani (già Presidente Nazionale di “Medici senza Frontiere”(Msf), Nobel per la Pace). Nel 2000 dichiarava: “Io mi occupo come consulente del OMS delle malattie parassitarie. In tutti i consessi internazionali si ripete che la causa è solo una: la povertà”.
L’OMS nel 2.006 individua nella lotta alle NTD (endemiche in 149 Paesi) l’argomento di azione principale per il raggiungimento degli otto Obiettivi di Sviluppo del Millennio (OSM), definiti con terminologia ufficiale “Millennium Developement Goals” (MDG) e che costituiscono un impegno dell’ONU, con l’aiuto della Fondazione delle Nazioni Unite:
- Sradicare la povertà estrema e la fame
- Garantire l’educazione primaria universale
- Promuovere la parità dei sessi e l’autonomia delle donne
- Ridurre la mortalità infantile
- Migliorare la salute materna
- Combattere AIDS, Malaria e altre Malattie
- Garantire la sostenibilità ambientale
- Sviluppare una Partnership globale per lo sviluppo
Le NTD trovano posto al sesto obiettivo sotto la generica dizione di altre Malattie. Non esistendo un criterio codificato per definire un esatto elenco delle NTD, proliferano molte versioni a seconda dei programmi nazionali attuati o da attuare; questa ambiguità non ha certo favorito la razionalità dei programmi di controllo internazionali. L’aggiornamento OMS contempla un elenco di 17 NTD:
Geoelmintiasi (Elmintiasi trasmesse dal suolo), Infezioni da Trematodi di origine alimentare, Echinococcosi, Schistosomiasi, Filariosi Linfatica (Elefantiasi), Oncocercosi (Cecità fluviale), Tracoma, Leishmaniosi, Cisticercosi, Dengue, Malattia di Chagas (Tripanosomiasi americana), Tripanosomiasi Africana Umana (Malattia del sonno), Rabbia, Treponematosi endemiche (fra cui Framboesia o Yaws), Lebbra, Ulcera del Buruli, Dracunculosi (M.del verme di Guinea).
Su tale elenco, già datato da circa un lustro, l’OMS sembra voler attuare ulteriori ampliamenti inserendo anche la Scabbia ed altre patologie. Le NTD possono essere controllate, prevenute e possibilmente eliminate, applicando soluzioni efficaci e praticabili come i cinque interventi strategici raccomandati dall’OMS : chemioterapia preventiva – controllo dei vettori – igiene pubblica – assicurazione della certezza delle acque – salute pubblica veterinaria.
Nel nostro piccolo, il compito intrapreso dall’Associazione è stato quello di “Comunicare” le NTD.
BIBLIOWEB:
- Musmeci M. Le Malattie tropicali dimenticate. AmeLab, 2016 (PDF E Presentazione allegati)
- http://amicimedlab.altervista.org/?p=8056
- http://newmicro.altervista.org/?p=1023
- http://newmicro.altervista.org/?p=967
- http://newmicro.altervista.org/?p=1693
- http://newmicro.altervista.org/?p=1072
- http://amicimedlab.altervista.org/?p=478