AGENAS : al via la Call for Good Practice 2016
E’ dal Febbraio 2008 che age.na.s. (compito attribuitole dall’Intesa tra Governo, Regioni e Province autonome di Trento e di Bolzano – SALUTE – Codice sito 4.10/2008/55) si occupa della gestione del rischio clinico per ottimizzare la sicurezza dei pazienti e delle cure.
Lo strumento è l’Osservatorio Buone Pratiche per la Sicurezza dei Pazienti, istituito per l’esercizio della funzione di monitoraggio delle buone pratiche. Ha avviato le sue attività nel 2008 con il lancio della prima call for good practice rivolta agli assessorati alla sanità, affinché coordinassero la raccolta degli interventi realizzati dalle strutture sanitarie di ogni regione, al fine di accrescere la sicurezza dei pazienti e delle cure.
Citato recentemente come “buona pratica da emulare e soggetto facilitatore di rete per lo scambio di buone pratiche e conoscenze virtuose”, nel rapporto sulla Revisione della Qualità dell’Assistenza del Messico, elaborato da un pool di esperti dell’OCSE (Organizzazione Internazionale per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico).
La citazione dell’organismo internazionale evidenzia in particolare la ratio e la capacità dell’Osservatorio di coinvolgere tutti gli stakeholder: istituzioni centrali (Ministero della Salute e AGENAS), Regioni, aziende e professionisti sanitari che, a diverso titolo, possono offrire il proprio contributo a supporto della qualità e sicurezza delle cure, agendo attraverso l’individuazione, il trasferimento e la condivisione delle migliori esperienze.
Il risultato (ottenuto) è di valorizzare le singole esperienze positive di cui sono protagonisti gli operatori sanitari, lavorando quotidianamente, nel più assoluto anonimato, con zelo, per rendere migliore e più sicuro il nostro sistema sanitario.
Anche quest’anno è partita la Call for Good Practice 2016, rivolta alle Regioni, strutture accreditate, pubbliche e private del SSN ed ai professionisti della sanità; si concentrerà sulle buone pratiche per la sicurezza del percorso nascita. Gli Enti interessati possono segnalare gli interventi messi in atto, inserendo la documentazione, fino al 7 novembre 2016; le Regioni potranno procedere all’analisi ed alla validazione delle esperienze fino al 18 novembre 2016.
L’approccio metodologico dell’Osservatorio si inserisce nell’ambito del EBM, delle teorie del trasferimento della conoscenza (Argote, 2000), dell’innovazione in sanità (Berwick, 2003 – IOM, 2001), della diffusione dell’innovazione (Rogers, 1995), del Knowledge Network (Nakata, 2005), con particolare riferimento alla “no blame culture” (Berwick, 1989), in un’ottica di miglioramento di sistema (Reason, 2000). Le Direttive e le Raccomandazioni emanate, a livello europeo e nazionale, costituiscono fondamentali riferimenti per le attività dell’Osservatorio Buone Pratiche. Ulteriore e fondamentale obiettivo è informare il cittadino/paziente in merito alle iniziative attivate per la gestione del rischio clinico, da parte delle organizzazioni sanitarie nazionali.
La conoscenza dei fenomeni è alla base dell’attività di miglioramento. Le finalità del monitoraggio sono essenzialmente conoscitive e di supporto, secondo un ciclo di implementazione continua della qualità e della sicurezza.
Il sistema web di monitoraggio è stato recentemente sottoposto a revisione grafica e funzionale sia per migliorarne l’uso, rendendolo fruibile anche da dispositivi mobili, sia per accrescere l’autonomia delle Regioni e della P.A. nella gestione operativa.
L’Osservatorio è una preziosa raccolta “di scambio” (già elencate 2.360 buone pratiche) costituenti un database disponibile per la consultazione tramite web. In linea con le indicazioni internazionali (linee guida SQUIRE per la presentazione dei progetti di miglioramento della qualità) utilizza un formato standard per la rappresentazione delle esperienze a cui, a partire dal 2009, è stato annesso uno strumento informatico, atto a supportare i professionisti nella determinazione del costo sostenuto per la realizzazione degli interventi.
Gli eventi sentinella sono considerati, per la loro gravità ed il loro significato, un problema prioritario, con importanti ripercussioni sulle organizzazioni sanitarie, sui professionisti e sulle amministrazioni locali e regionali.
Per aumentare la consapevolezza del potenziale pericolo di eventi avversi, indicando le azioni da intraprendere per prevenirli, il Ministero della Salute, in collaborazione con esperti di Regioni e Province Autonome, dal 2005 è impegnato nella stesura e diffusione di “Raccomandazioni” per la prevenzione di eventi sentinella. Ad oggi, nella sezione del sito dedicata a qualità e sicurezza delle cure, sono disponibili diciassette raccomandazioni (pubblicate dal Ministero della Salute).
AGENAS gestisce un sistema dinamico di monitoraggio dell’applicazione di tali raccomandazioni, con lo scopo di fornire supporto all’osservazione costante dello stato di miglioramento di ciascuna di esse, da parte delle aziende/strutture sanitarie, nel rispettivo territorio di riferimento.
Tra gli obiettivi è posto in primis il sostegno alle organizzazioni sanitarie ed ai professionisti nell’applicazione delle raccomandazioni, rilevando i determinanti organizzativi e socio-comportamentali che ne influenzano la compliance.
BIBLIOWEB:
- Intesa tra il Governo, le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano concernente la gestione del rischio clinico e la sicurezza dei pazienti e delle cure. (SALUTE) Codice sito 4.10/2008/55 Intesa ai sensi dell’articolo 8, comma 6, della legge 5 giugno 2003, n.131.
- http://buonepratiche.agenas.it/default.aspx
- http://www.squire-statement.org/